Il Vissuto del Confine di Sé: confronto tra Bulimia e Dermopatie

Da una ricerca clinica sulla rappresentazione grafica del Confine del Sé (Sapora, Troiano, Cardinali, Fabrizio, Felicioni, 1999), un confronto tra il vissuto del Confine in tre gruppi di soggetti omogenei per genere e fascia di età: pazienti bulimiche, pazienti dermopatiche e soggetti che non avevano mai sviluppato disturbi in area bulimica e dermopatica

di Loretta Sapora

    Abbiamo indagato la struttura del Confine di Sé in due gruppi di patologie che con il tema “confine” hanno particolarmente a che fare: la bulimia (come la stessa sintomatologia rende evidente) e le dermopatie (in cui è proprio il confine del corpo ad essere colpito insieme al suo equivalente psichico, secondo il concetto di Io-Pelle:  la letteratura psicosomatica ha infatti messo in evidenza, nota Anzieu, come nei pazienti dermatologici esiste un "parallelismo tra la profondità dell'attacco fisico alla pelle e l'importanza delle alterazioni dell'Io", 1992).

    Abbiamo allo scopo messo a punto la prova grafica di “Disegno del Confine”,  ed esaminato i disegni raccolti in tre gruppi di 30 soggetti ciascuno, di sesso femminile e di età compresa tra i 18 ed i 30 anni: un gruppo di pazienti bulimiche, un gruppo di pazienti affette da dermopatie di diversa natura ed un gruppo di soggetti che non avevano mai sviluppato sintomi né nell'area del comportamento alimentare né in quella delle dermopatie. 

     A tutti i soggetti abbiamo consegnato un foglio di carta bianca liscia formato A4 ed una matita morbida, fornendogli la seguente istruzione: “Provi a rappresentare graficamente il suo Confine pensandolo come qualcosa che separa lei stessa dal mondo esterno”; se il soggetto rispondeva con una rappresentazione di tipo figurativo che risultava difficile da siglare secondo i parametri di riferimento ispirati al lavoro di Saraceni e Ruggeri (1981) che di seguito illustreremo, gli chiedevamo di spiegare in che senso ciò che aveva disegnato rappresentava il suo Confine, e poi passavamo all'istruzione di riserva: “Bene; ora se dovesse dargli una forma geometrica, quale sarebbe secondo lei?”, inserendo tra i protocolli da valutare il secondo dei due disegni eseguiti; nonostante questo, il numero dei protocolli siglabili si è ridotto: 20 nel Gruppo di controllo, 24 nel Gruppo Dermopatie, 23 nel Gruppo Bulimia. 

    Per l’esame dei protocolli vennero fissati i seguenti criteri di siglatura, che si proponevano di trasferire, dall’originario ambito verbale all’ambito grafico che stavamo sperimentando, i concetti descrittivi delle tre tipologie di Confine individuate da Saraceni e Ruggeri per la Scala di Barriera e Penetrazione costruita  per la siglatura delle risposte al Test delle Macchie di Rorschach:

"Confine Corteccia: contorni chiusi e rinforzati/ispessiti attraverso: la ripetizione del segno; la moltiplicazione della linea di confine; il disegno di elementi strutturali tridimensionali massicci (per es. muri di mattoni o di pietra); la giustapposizione lungo una o più parti del confine di altri elementi formali; altro....
Confine Spugna: contorni con una o più interruzioni e/o discontinuità formali nel tratto che rendono il confine "aperto", "bucato", in assenza di soluzioni grafiche che rendano "controllabili dall'interno" le aperture (per es. porte o finestre o altro)
Confine Filtro: contorni chiusi in assenza degli elementi sopra citati come indicatori di irrigidimento difensivo (confine corteccia) o impossibilità di parare l'invasione esterna (confine spugna)"  
((Sapora e Coll., 1999). 

    Dall'analisi dei disegni emerse che:
    

  • il confronto tra i due gruppi con patologia mostrò due interessanti differenze: l'assenza del Confine Corteccia nel gruppo delle pazienti dermopatiche e la presenza quasi doppia del Confine Spugna nelle stesse pazienti rispetto alle pazienti bulimiche; sembrava dunque che le pazienti dermopatiche sentissero molto più di quelle bulimiche l'invasione esterna e fossero meno capaci di organizzarsi difensivamente contro di essa (in effetti, il sintomo bulimico appare decisamente attivo, al contrario della dermopatia); il disegno sotto riportato, eseguito da una paziente dermopatica, esplicita con grande chiarezza didascalica la componente “dipendenza” del Confine Spugna, attraverso l’aggiunta al cerchio forato che rappresenta il confine di Sé, dell’immagine di un gattino (animale notoriamente associato al carattere indipendente) rappresentato in stato dormiente;

                                                                                                            

  • nel gruppo delle pazienti bulimiche le tipologie Corteccia e Spugna erano rappresentate in numero quasi uguale, con una leggerissima prevalenza del Confine Spugna, il che conferma all'interno del gruppo la caratteristica del Confine Corteccia come scelta difensiva contro le aperture incontrollabili del Confine Spugna

 

  • come si poteva facilmente ipotizzare, nel gruppo di controllo dei soggetti senza patologie nelle due aree indagate, è maggiore rispetto ad entrambi i gruppi sperimentali la presenza di Confine Filtro, mentre la frequenza di Confine Spugna è minore rispetto al gruppo dermopatie e appena superiore rispetto al gruppo bulimia; infine il Confine Corteccia ha la minore frequenza all’interno del gruppo di controllo stesso, e una frequenza dimezzata rispetto al gruppo bulimia ... mostrando in tal modo una organizzazione più vicina all'equilibrio del rapporto mondo esterno/mondo interno.

 

Ultime News

12-02-2024 15:45
Carlo Saraceni e Giuseppe Ruggeri, a distanza di molti anni dal loro lavoro sul Confine del Sé nelle risposte al Test delle Macchie di Rorschach, nel 2017 hanno pubblicato con l'editore France A...
06-12-2023 11:00
È uscito di recente il Manuale del metodo “Il ritratto psicodinamico” di Alessandra Rapetti: come indica il sottotitolo, si tratta di una psicoterapia psicoanalitica breve centrata s...